Il ristorante è ospitato in una struttura carica di storia e di tradizione, che meritava di essere riscoperta e valorizzata. Eretto alla fine dell’800 come punto di ristoro per le diligenze che transitavano tra San Gallo e Varese (da cui il nome Terminus), l’immobile si è progressivamente ingrandito trasformandosi, intorno agli anni ’80, in un edificio dotato di ristorante e alloggi per il personale e gli avventori. Gli architetti Gaffurini, Pagani e Tresoldi, sulla base di alcune caratteristiche dell’edificio come la facciata rosa, il legno a spina di pesce, il colore grigio tipico dei Terminus, hanno sviluppato un progetto che ha voluto rispettare l’esistente senza alterare il contesto in cui è posizionato il ristorante, cercando al contempo di ricreare un’armonia affinché potesse essere definito un “piccolo borgo”. Come fil rouge della progettazione è stato utilizzato materiale ceramico che costituisce l’elemento base per declinare un sistema decorativo efficace e innovativo.
Sia dai parcheggi che dagli attracchi riservati, gli ospiti possono comodamente raggiungere l’ingresso del ristorante per accedere al piano terreno, spazio ideale per pranzi e cene di lavoro, con la famiglia o con gli amici.
All’ingresso, volgendo lo sguardo alla propria sinistra, si può notare l’interno della cucina a vista dove i cuochi preparano le pregiate pietanze mentre, proseguendo per raggiungere la prima sala da pranzo, una vetrina inserita in un mobile moderno attira lo sguardo degli ospiti, dove il pescato invita al convivio.
Oltre la vetrina, ecco la prima sala per accogliere aperitivi standing e riunioni aziendali. Proseguendo sulla destra si arriva ad una sala con soffitto di mattoni a volte; soffitto presente anche nell’incantevole cantina a ridosso montagna che può ospitare degustazioni grazie a un arredamento studiato nei minimi particolari.
Lo stile moderno che si riallaccia alla tradizione delle pescherie, pur rivisitandola, gioca sempre sul cromatismo di migliaia di piastrelle del tutto particolari che ricoprono le pareti. Emozioni di altra natura si provano salendo al primo piano con le scale o in ascensore. La sala con caminetto a vista, tavoli rotondi finemente apparecchiati, un grande tavolo ovale con divanetto per 10 persone e le e ampie vetrate che aprono lo sguardo sul lago, accompagnano il cliente a gustare in assoluto relax i migliori piatti del nostro Chef. Altrettanto si può apprezzare nella successiva saletta con tavoli rotondi e divani in stoffa.
Un’atmosfera ovattata si ritrova anche nella sala fumatori, con caminetto e divani in pelle dove si può abbinare un buon sigaro a un eccellente distillato, oppure sorseggiare un caffè o del the dall’aroma particolare.
Una terrazza che si affaccia verso Brusino ha suggerito la creazione di una serra con grandi vetrate verso lago e tetto trasparente verso monte, garantendo un impareggiabile contatto con la duplice natura del luogo, lacustre e boschiva.
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